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Veronica Sbergia

Updated: Mar 29, 2018

Intervista con la cantante Veronica Sbergia


Siamo stati ad Ardesio, in un piccolo paesino nella provincia di Bergamo.

La neve circonda lo studio Reparto Elettroacustica, dove Diego Bergamini ci accoglie 

calorosamente (e vista la temperatura esterna la cosa ci fa molto piacere).

Incontriamo Veronica Sbergia, ospite in alcuni brani nell'album di debutto dei Melonious Thonk.


Veronica, originaria di Bergamo, vive a Milano dove collabora da ormai alcuni anni con il suo compagno Max de Bernardi. Il loro interessantissimo progetto di country blues e ragtime lo potete trovare nei link a fine intervista.


IJ:Veronica, iniziamo con una domanda semplice: Sei per strada, vedi una tartaruga. La tartaruga è girata sul guscio e tu non la aiuti. Perchè?


VS:Ma come non la aiuto? Perchè non dovrei aiutare una povera tartaruga? (la sua faccia esprime sincera compassione, possiamo dire che ha passato il primo test..) IJ:Ok, abbiamo constatato che non sei una replicante ma la vera Veronica Sbergia. Vero, ci fai una brevissima introduzione su di te? Il nostro pubblico conosce bene la scena Jazz mentre la tua pagina di wikipedia richiama molto di piu' il Blues. Come hai iniziato e quale è il tuo rapporto con il jazz?


Dopo una brevissima invettiva contro la sua pagina di Wikipedia di cui ignora l'autore e mette seriamente in dubbio la veridicità dei dati riportati (si sta forse riferendo alla sua età? NDI ) Veronica inizia a raccontarci di come si è avvicinata alla musica


VS:"Ho iniziato a cantare da giovanissima e mi sono subito lanciata in svariati generi musicali . Sai quando sei alla ricerca del tuo stile e non sai bene dove orientarti... quindi dopo essere passata dalla musica italiana , il folk irlandese, il rock indipendente, inizio a cantare blues e musica nera intorno ai 19 anni pur avendo un background di ascolti di questo genere musicale sin da piccola: sono cresciuta fortunatamente in una famiglia dove si ascoltava sempre tanto jazz e tanto blues.

Da li, spostandomi in varie formazioni,ho sempre gravitato intorno alla musica americana.

Non posso definirmi una cantante jazz al 100%, forse perchè ho degli standard talmente elevati per ritenermi della categoria, ma amo moltissimo cantare il jazz, specialmente quello tradizionale cantato dalle grandi voci come Ella Fitzgerald e Billie Holiday.

IJ: Abbiamo notato che nel tuo cantato ti concentri molto sulla pronuncia inglese. Quanto la repuuti importante e qual'è il tuo rapporto con questa lingua.E nel panorama anglofono, sei piu' attratta dagli USA o UK?


VS:Ho iniziato a studiare l'inglese sin da piccola: ascoltando i dischi cercavo di capire cosa volessero dire le canzoni che mi piacevano, mi arrangiavo un po come potevo, allora senza internet i testi delle canzoni non erano facilmente reperibili. Mi toccava capirli da sola ascoltandoli 450 volte! ( e ride)

Ho da subito quindi intuito l'importanta della lingua inglese e ho deciso che avrei dovuto impossessarmene piu velocemente possibile. L'ho studiato a scuola (ricordiamo che Veronica ha frequentato un liceo anche a formazione linguistica) Fortunatamente, ho un orecchio allenato, forse perché questa cosa di imitare i suoni fin da piccola mi ha facilitato molto. Successivamente ho iniziato a suonare con il mio compagno all'estero ,anche negli Stati Uniti, e quindi abbiamo avuto modo di confrontarci sempre di più' con la lingua inglese. In America abbiamo avuto modo di lavorare molto sull'aspetto della pronuncia. Per quanto riguarda invece l'ultima parte della domanda, mi reputo piu' vicina all'inglese Americano che rientra di più' nelle sonorità che sono solita a cantare.


IJ:Tra le varie tournee che hai fatto ci racconti un aneddoto divertente? Una situazione assurda?


VS:Eh si, situazioni curiose ci sono capitate numerose volte. In particolare ricordo che ad un concerto in Francia , in un piccolo paesino della Normadia , verso la fine una persona del pubblico ci ha richiesto una canzone. Sfortunatamente quella canzone non faceva parte del nostro repertorio , ma la cosa non ha scoraggiato l'ascoltatore che si è messo a cantare la canzone a Max ed a me per farci capire cosa avremmo dovuto fare.


IJ:Ah,quindi vi ha insegnato la canzone seduta stante? VS:Si, ha cercato di spiegarcela.. IJ:E l'avete poi eseguita? VS:Assolutamente no, l'abbiamo cacciato poi in malo modo dal palcoscenico , anche perchè quella sera era girate parecchie birre in quel locale...

IJ:Chi è Max? Come lo descriveresti in 3 aggettivi? E se si può dire... il suo nomignolo?

VS:Max de Bernardi è uno straordinario chitarrista, sbilanciandomi un poco ritengo anche che sia tra i migliori in italia nel suo genere musicale. Ha anche l'estrema fortuna di essere mio compagno da molti anni.

Per descriverlo in tre aggettivi direi... Pragmatico , talentuosissimo .... e selettivo. IJ:E il nomignolo?

VS: "Berny" : quelli piu intimi non posso rivelarli!


IJ:Totti ha dichiarato che se non fosse diventato un calciatore sarebbe diventato un benzinaio. E tu?cosa saresti diventata?


VS:Vorrei poter dire che avrei fatto qualunque cosa per diventare musicista, perchè per me non esiste cosa piu' bella di quella che sto facendo ora. In un modo senza musica invece probabilmente avrei fatto l'erborista...


IJ-che musica c'è nella tua playlist?


Ascolto tanta musica degli anni 70, 60, 50 e 40.. e sono poco aggiornata sulla musica contemporanea. Quindi citerei uno dei miei gruppi favoriti : gli "Who", poi  tanto blues, county blues e moltissime cantanti.


IJ:Concludiamo con un aspirazione musicale. Con chi vorresti duettare ma non sei ancora riuscita?


Mi piacerebbe tantissimo suonare con Memphis Minnie, purtroppo è morta ma rimane una delle mie artiste icona. Tra gli uomini invece mi piacerebbe duettare con Jimmy Le Noir.


Link per maggiori informazioni

Sito web di Max de Bernardi e Veronica Sbergia

http://

Sito del Melonius Thonk , nel cui prossimo album ha partecipato anche Veronica come ospite

Sito dello studio Reparto Elettroacustica di Ardesio (BG)

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